lunedì 28 gennaio 2008

Tomorrow never knows...

Nei giorni scorsi il famoso mensile Wired ha stilato la classifica delle migliori dieci aziende "startups", ovvero di quelle aziende appena nate che potrebbero nel giro di pochi anni (forse mesi) rivelarsi un proficuo investimento. Chissà cosa ci porterà il futuro, visto che il presente (in Italia almeno) è quello che è! Se siete ignoranti (e so che lo siete) leggete la versione in italiano. Ah, siamo nel 2008 ed ancora non sapete l'inglese! Dove andremo a finire di questo passo...

Qualcosa bolle in pentola...

2 commenti:

Unknown ha detto...

in realtà se volessimo analizzare la struttura del mercato ci sarebbe da rabbrividire..

oggi la buona riuscita o no di un'impresa non dipende tanto dalla qualità del suo prodotto. difficilmente si fanno progetti di lungo periodo.

nascono imprese come funghi che cavalcano l'onda per pochi mesi o anni (le più fortunate) e poi spariscono come cenere al vento.

diventa fondamentale la scelta di QUANDO creare l'impresa e COME attirare capitale attraverso una pubblicità ai limiti della legalità.
fin quando non ci si accorge della bufala l'impresa ottiene grossi risultati, poi si smonta tutto e si rinveste in una nuova inutile trovata.

e ci ritroveremo col famoso cellulare che riscalda le pizzette..

François-Marie Arouet ha detto...

Sagge parole...il tuo commento spiega in poche parole quali sono le dinamiche dell'economia odierna. In Italia tutto questo è ancora più evidente (essendo un paese di vecchi in cui si parla solo di pensioni) e la maggior parte delle persone vive in un mondo che è cambiato, ma si ostina a pensare come se vivesse trent'anni fa.