mercoledì 26 marzo 2008

Biutifùl cauntri



L'arte non è uno specchio, è un martello! Così molti anni addietro John Grierson, il padre del documentarismo inglese, definiva il lavoro di quei cineasti che sceglievano l'indagine della realtà come missione morale e sociale. Questa è la sensazione che si ha vedendo lo splendido Biutifùl cauntri. Un martello di celluloide che si abbatte contro la nostra indifferenza e non un semplice specchio in cui vedere il campionario delle miserie umane. Prodotto da Lionello Cerri, il film di Esmeralda Calabria, Andrea D'ambrosio e Peppe Ruggiero racconta il lento declino delle fertili campagne del napoletano devastate dagli eco-crimini della camorra e di alcuni industriali italiani con la connivenza di certa classe politica. L'aria irrespirabile, le discariche abusive, le colture compromesse, le malattie degli animali e degli uomini, l'ecosistema compromesso per il misero denaro, per un minuto di finto arbitrio. Non cercate consolazioni, non cercate giustificazioni, non cercate la maniera, non cercate la militanza cieca, non cercate facili stilemi. Troverete soltanto la rabbia di chi ha perso tutto ma non si vuole rassegnare. L'orgoglio di chi ha detto no, ma si è trovato solo. La tenacia di chi si aggrappa ad una speranza, flebile e lontana. Troverete un documento nudo, uno splendido poema del delirio in cui il nostro paese è sprofondato. Lucido e secco questo lavoro testimonia la sconfitta delle istituzioni, la sfiducia dei cittadini e la forza di un pugno di uomini che va avanti nonostante tutto. Da vedere per non dire io non sapevo. Siamo tutti responsabili dello scempio. Ma cambiare si può. Insieme. 

venerdì 21 marzo 2008

Musica 2.0

Mojo è un programma freeware per Macintosh che permette di ascoltare o di scaricare direttamente i brani dalle librerie itunes dei vostri amici (ma anche film e podcast!). Il punto di forza del programma è la semplicità dell'interfaccia che permette un utilizzo istantaneo anche per chi come il sottoscritto è incapace di intendere e di volere quando si trova di fronte ad un computer. Un dubbio (forse legittimo) a riguardo: quanto durerà?

Ps: esiste anche una versione beta per Windows!
citato in: http://www.downloadblog.it/

martedì 18 marzo 2008

La legge è uguale per tutti.

La legge (in astratto) giudica in maniera equidistante le controversie intercorse tra le parti interessate. Essa dovrebbe apparire come una bilancia i cui piatti sono in perfetto equilibrio. La legge italiana può essere paragonata alla bilancia del salumiere furbo che, alla richiesta di 2 etti di prosciutto, risponde con un sardonico: "signo', ho fatto 3 etti e mezzo che faccio...lascio?!" Questa è la legge italiana, almeno nella sostanza. Corpus interi di leggi violentati da forzature, emendamenti dell'ultima ora, scappatoie giuridiche inventate per tutelare un qualsivoglia fortunato e molto altro ancora... 
Ancor più grave è il contrasto, molte volte voluto, tra le leggi stesse che consente agli avvocati di arricchirsi alle spalle dei cittadini e ai potenti di poter, nella pratica, violare la legge sulla base di altre leggi. Tanto per evidenziare un caso pratico si può ricordare il Decreto Legge 393/00 che ha disposto l’"interpretazione autentica" della legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni in materia di usura. Secondo la legge sull’usura ove gli interessi (su mutui o su altri prestiti) dovuti dai risparmiatori fossero stati al di sopra di un determinato tasso dovuto per legge nessun interesse avrebbe dovuto essere versato. In altre parole le banche ove avessero chiesto ai risparmiatori troppi soldi per interessi non solo non avrebbero dovuto prendere neanche un euro ma avrebbero dovuto riconsegnare ai risparmiatori ciò che avevano guadagnato grazie agli interessi usurai.
La semplice modifica della legge non avrebbe salvato le banche dato che avrebbe potuto disporre solo per il futuro quindi ecco la trovata dei nostri politici: interpretare la legge già esistente in modo da salvare le banche modificando anche la legge per quanto riguarda le situazioni passate. Quindi con il Decreto Legge 393/00 il governo ha stabilito che un tasso deve essere considerato usuraio solo ove lo sia al momento della stipula e non mentre si effettua il pagamento, quindi se con il passar del tempo l’interesse richiesto divine usuraio (perchè ad esempio è sceso il costo del denaro) la banca può fare da aguzzino per legge. (interpretazione che non trova nella legge alcun appiglio logico).
Quindi questa simpatica trovata dei nostri governanti è stata creata per salvare le banche e salvaguardare gli interessi non dei cittadini ma dei gruppi finanziari; per salvare questi ultimi dai ricorsi dei risparmiatori (che vedono prosciugarsi i propri magri risparmi alla velocità della luce) i nostri politici (che senza le banche starebbero dietro una scrivania a non fare niente...) hanno interpretato la legge, stravolgendone l'obiettivo ultimo: la tutela economica del cittadino. Paese interessante l'Italia: un paese in cui se stupri o investi qualcuno ti fanno fare il testimonial per qualche marchio di abbigliamento o qualche servizio in tv, in cui banchieri e finanzieri che hanno evaso milioni allo stato e affamato i piccoli risparmiatori grazie all'utilizzo della finanza creativa scorrazzano allegramente in giro dopo qualche mese di domiciliari, paese in cui politici compiacenti pur essendo indagati siedono ancora sugli scranni del parlamento. Domanda: siamo cittadini oppure sudditi?

martedì 11 marzo 2008

Persepolis.



Non se vi è capitato di vedere il film di animazione Persepolis. Marjane Satrapi è una disegnatrice di talento, conosciuta in Italia per la sua collaborazione con Internazionale. Nata in Iran, ha vissuto l'avvento del regime religioso nel suo paese con particolare partecipazione, essendo i suoi genitori dei ferventi oppositori dello Scià prima e di Khomeini poi. Questa sua opera prima vede l'artista iraniana (in collaborazione con Vincent Parannaud) raccontare la terribile esperienza di una vita da straniero in patria. La Satrapi ha realizzato un capolavoro di rara bellezza, mirabile intarsio artigianale e suggestiva esperienza sensoriale. In effetti quello che colpisce, al di la di un'innegabile preziosità tecnica del film (ogni fotogramma è un poster da appendere in casa), è il misterioso equilibrio emotivo del film. La regia, sempre sapiente, guida lo spettatore attraverso tutto lo scibile emotivo, in un racconto che non conosce pause, che mai delude. Purtroppo l'Academy Award non ha premiato l'artista iraniana ma il bellissimo (ma più scontato) Ratatouille.  Un vero peccato. Sarebbe stata una bella occasione non solo dal punto di vista artistico...

mercoledì 5 marzo 2008

L'ultima utopia...


Zabriskie Point è un film sottovalutato. Molti si sono soffermati sulle lacune (in alcuni casi evidenti) del film. Eppure Michelangelo Antonioni ha fatto un film sincero. Ha detto tutto quello che molti continuano a negare. Ha attaccato il sistema dall'interno del sistema stesso. Ha indagato l'estremo della psiche e con visionaria immaginazione ha concretizzato l'ultima utopia dell'uomo. L'ultima ribellione (il '68) ormai spenta nelle case di lusso, nelle macchine veloci, nei vestiti inutili di chi ha in fretta dimenticato. Documento di una generazione che ha sognato. Storia di una utopia infinita spezzata come un sogno interrotto di soprassalto. Eros/Tanatos come principio ancestrale, immutabile legge che muove il mondo. Profezia di cellulloide che va oltre lo schermo. Onda infranta e ormai scomparsa tra le pieghe del mare.