mercoledì 23 maggio 2012

STOP ai biocarburanti!

Mhaga, Tanzania. La vita di Mariam e quella della sua comunità è minacciata dalle nostre auto: questo perché un’azienda si è accaparrata la loro terra e quella di altri 10 villaggi della zona (un’area grande come 30.000 campi da calcio!) per produrre biocarburanti anziché cibo per le persone.


Di casi come quello di Mariam ce ne sono decine, centinaia, forse migliaia in giro per il mondo. 


La colpa è dell’Unione Europea e dei governi che vogliono farci credere che sostituendo il petrolio con carburanti prodotti da materie vegetali ridurremo le emissioni di gas serra. 
Peccato che diversi studi dimostrino l’esatto contrario, e cioè che i biocarburanti non solo non faranno diminuire la Co2 ma faranno aumentare ancora una volta il numero di affamati nel mondo


Fai sapere anche tu al governo italiano che avere da mangiare a sufficienza è un diritto umano fondamentale, e che la gente preferisce avere il serbatoio dell’auto vuoto ma lo stomaco pieno! 


Firmate la petizione qui! grazie

lunedì 20 febbraio 2012

La voce che cambia l'Afghanistan


Io sto con Mobina! Per la libertà delle donne in Afghanistan.




domenica 12 febbraio 2012

sabato 7 gennaio 2012

Home

venerdì 18 novembre 2011

Wall-e


L'animazione italiana vive da sempre un suo eterno fraintendimento. Sospesa tra l'accettazione delle regole di un mercato che considera il prodotto d'animazione esclusivamente dedicato ad un pubblico non adulto e le tensioni internazionali che aprono il prodotto ad uno spettatore trasversale, l'industria italiana è rimasta alle mirabolanti imprese dei campioni di un tempo: Luzzati, Pagot, Gavioli, Cavandoli, De Mas, Bozzetto. Come il nostro cinema si è praticamente fermato ai maestri del dopo guerra, Zavattini/De Sica, Rossellini, Visconti e agli sperimentatori dei 60'/70' Antonioni, Fellini, anche l'animazione italiana paga la sua scarsa propensione a sperimentare nuove forme espressive, a guardare al di fuori del proprio contesto e soprattutto a rischiare. L'ultima fatica della Pixar Wall-e non è semplicemente un film di animazione. Racchiude in se una favola densa, suggestiva; una geniale operazione di marketing e un ingegnoso utilizzo delle più moderne tecnologie grafiche. Ma la prima mezzora del film è cinema puro, suono e immagine senza compromessi. Il resto è artigianato hollywodiano di buon livello. L'Italia intanto guarda. E paga per guardare.

lunedì 27 ottobre 2008

Flow.


Documentare la realtà per condividere le problematiche del nostro tempo. La riflessione del cinema come strumento sociale di informazione e progettazione di soluzioni comuni. Al centro di tutto questo l'acqua. Flow possiede la persuasione seducente del racconto incalzante e la bellezza e la forza della verità. Un esempio tipico di documentario dei nostri tempi in grado di rinchiudere tra le immagini sgraziate una sottile riflessione sul nostro tempo e l'indicazione di una nuova strada da percorrere. Tutto ha il suo prezzo. E molto presto lo sapremo.

mercoledì 1 ottobre 2008

Step across the border.


Cinema è suono e immagine. Inscindibili. Non esiste il cinema del silenzio. Non è mai esistito il cinema muto. Immersi nel buio della sala percepiamo un piccolo rumore, un fruscio appena sussurrato di un vestito, un leggero ma insistente parlare in sottofondo. Tutto ciò che in sala circonda il nostro udito è comunque colonna sonora di un immagine che si muove senza spostarsi. E come tale influenza in maniera ineluttabile la percezione di quello che vediamo. L'ambizione di Step across the border è quella di essere film capace di catturare esperienza e memoria musicale di una esistenza. Persone, strumenti, oggetti. I rumori pigri e distanti della notte, l'accatastarsi disordinato dei piatti, il lavorio insistente di un cantiere, un'interferenza alla radio, l'acqua che cade sulla pietra sono una musica in potenza. Ogni gesto produce un suono ed ogni suono contiene in se elementi musicali. Così la vita è musica, ordinaria e straordinaria, a differenti intervalli di intensità e di immaginazione. Così è Fred Frith creatore di colonne sonore reali e immaginarie.