venerdì 4 aprile 2008

Good Bye, Lenin!

Incantevole: questa sembra essere la parola più adatta per descrivere la suggestione creata da Good bye, Lenin!. Incantevole perchè affascina. Come un esperto artigiano il regista Wolfgang Becker intaglia un piccolo grande film lavorando i vuoti creati dalle emozioni. Pur ricordando da vicino Il favoloso mondo di Amelie questo film tedesco sembra possedere una grazia e una dolcezza intrinseche, naturali, costruite attraverso il sapiente lavoro di una regia mai invadente e con la complicità di una musica (Yann Tiersen) che non rinuncia mai ad essere evocativa pur rimanendo strettamente legata all'emotività dei fatti raccontati. La bellezza risiede nel paradosso che si crea quando si parla di realtà con il linguaggio del sogno. Nello stupirsi per le piccole cose che rendono inpagabile una vita.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il film è molto carino, ma non ha avuto un gran successo in Italia...purtroppo! Bravissimi gli attori!

alunno oftalmico ha detto...

amelie?