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venerdì 15 febbraio 2008

Quello che tutti si stavano aspettando dalla politica...

Noi pensavamo che fosse finita! Invece il famigerato dominio www.italia.it è pronto a tornare. Il nuovo progetto prevede la spesa di solo 30 milioni di Euro. Chissà cosa succederà in futuro...magari i nostri integerrimi governanti (che per capirci di nuove tecnologie non capiscono una mazza!) il prossimo portale riescono a farlo spendendo anche di meno. Noi italiani continuiamo ad essere fiduciosi. Intanto gli anni passano ma le cose non cambiano. Come al solito...

martedì 12 febbraio 2008

I rami secchi e l'albero vecchio...

Mi scuso con chi segue questo blog. Purtroppo non sono riuscito a postare dei contenuti in quest'ultima turbolenta settimana. Ma ricomincio con rabbia. Un paese è come un albero esso prende nutrimento dai cittadini (dal loro immaginario collettivo e dai loro valori), come la pianta dalla terra attraverso le radici. Quando l'albero è giovane e forte i rami vecchi e secchi non danno fastidio, cadranno certamente, il nutrimento della terra lo sosterrà durante il passare delle stagioni. Ma quando la terra è arida e secca, esso non possiede più la necessaria forza vitale per ignorare quei rami che ne compromettono l'esistenza. L'Italia è un albero vecchio. Gli italiani un terreno arido in cui l'immaginario del futuro si è tramutato in storia, un popolo (ha senso per noi questa parola) senza senso civico, senza valori, imprigionati in un eterno e stupido presente. Hang in there.

Tomorrow never knows...

lunedì 4 febbraio 2008

Art is not a mirror is an hammer...



Nei giorni scorsi ho avuto la fortuna di vedere un bellissimo film, purtroppo di grande attualità. "Le mani sulla città" è un film coraggioso come ormai non se ne vedono più in giro. Francesco Rosi è un regista che racconta con rabbia un fenomeno tristemente noto: la speculazione edilizia. Una riflessione: il film è del 1963. Detto questo, sono passati diversi anni ed il fenomeno della speculazione sui bisogni essenziali dei cittadini non solo non è mutata, anzi ha ampliato il suo raggio d'azione includendo affari ben più redditizi come la spazzatura, l'energia e molti altri esempi. Mi raccomando non perdete il film. Vedetelo. Traslate il tutto ai giorni odierni e ditemi se qualcosa è cambiato. Comunque arte così (socialmente utile, esteticamente superba) non se ne vede all'orizzonte. Almeno in Italia dove la maggior parte dei registi cerca di andare verso il melodramma (peraltro senza saperlo fare). Arte e Società mai come oggi sono lontani. Purtroppo. Ma sono convinto che presto "A change is gonna come"!

Come diceva il caro e vecchio John Grierson...